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Premio Enrico Mazza - Edizione 2022

I Verbali della Commissione Valutatrice

Premio Enrico Mazza – Verbale n. 1

 

Verbale dell’incontro della Commissione valutatrice del 21 Luglio 2022.

 

La Commissione al completo si è riunita in modalità telematica dalle 18 alle 20 del 21 Luglio 2022; ha preso visione delle domande pervenute (22; elenco in allegato) e ha escluso dalla partecipazione la domanda presentata dalla dott.ssa Alessia Brombin, per non corrispondenza della documentazione allegata ai requisiti disposti dal bando di concorso.

La Commissione ha altresì elaborato i criteri per la valutazione di merito delle opere pervenute:

1. pertinenza dell’opera alle tematiche indicate nel bando (storia della liturgia dalle origini ad oggi o cristianesimo primitivo);

2. originalità e aspetti innovativi dell’opera in riferimento al campo degli studi connessi all’argomento trattato;

3. consapevolezza metodologica e culturale dell’autore.

La Commissione proseguirà i suoi lavori a livello individuale, in modo da consentire ai commissari un esame accurato delle opere presentate, per giungere alla stesura di una lista breve di opere da prendersi in considerazione per l’assegnazione del premio in occasione della successiva riunione, prevista per il mese di ottobre p.v. Sarà cura del Presidente della commissione convocare detta riunione.

La riunione termina alle ore 20.

 

Milano, 21 Luglio 2022, il Presidente della Commissione

 

(prof. Marco Rizzi)

 

 

Premio Enrico Mazza – Verbale n. 2

 

Verbale dell’incontro della Commissione valutatrice del 25 Ottobre 2022.

 

La Commissione al completo si è riunita in modalità telematica dalle 17.30 alle 20.15 del 25 Ottobre 2022 per la seconda seduta; richiamati i criteri di valutazione verbalizzati nella prima riunione, dopo aver preso in esame ciascuna opera presentata, la Commissione ha redatto una lista breve delle opere ritenute di maggior rilievo, per i motivi riportati qui di seguito (il numero tra parentesi rimanda alla numerazione delle domande ricevute come riportato nell’allegato al verbale n. 1):

(1.) Lukasz Celinski, I riti che seguono l’anafora nella messa in Occidente. Studio di liturgia comparata, (Theologia mundi ex Urbe 4) LIT, Zürich 2020: accurato esame delle fonti liturgiche occidentali (romana, ambrosiana, gallicana, mozarabica) relative alla sezione della messa compresa tra la conclusione dell’anafora eucaristica e i riti di comunione. La sequenza rituale è studiata secondo il cosiddetto metodo comparativo e storico-genetico (sulla scia di Anton Baumstark e Robert Taft, ma con frequenti rimandi anche ai lavori di Enrico Mazza), in cui le fonti vengono analizzate e messe a confronto per giungere a una ipotesi di sistematizzazione.

(4.) Luigi Lafasciano, Archeologia del sogno rituale. Dall’arcaismo alla tarda antichità nel mondo greco-romano, “L’Erma” di Bretschneider, Roma 2021: studio altamente originale, in cui l’autore affronta in prospettiva pluridisciplinare e diacronica il fenomeno delle visioni oniriche, dall’antica Grecia al cristianesimo tardoantico, alla luce delle fonti letterarie, archeologiche e topografiche. Si trascorre così dalle forme arcaiche del culto eroico alle pratiche incubatorie di epoca ellenistica e imperiale, ai fenomeni connessi alle sepolture dei martiri cristiani, per giungere a una riflessione conclusiva di natura antropologica, che mostra specialmente la trasformazione delle pratiche cultuali e della memoria culturale in epoca tardoantica sotto la spinta del cristianesimo.

(14.) Valentina Angelucci, Ad collectam e sacrario. I riti d’ingresso nella liturgia romana, (Theologia mundi ex Urbe 3) LIT, Zürich 2021: buona indagine storica sull’evoluzione dei riti d’ingresso e di quelli immediatamente ad esso precedenti, nella medesima linea metodologica segnalata a proposito del condidato n. 1, limitando però l’esame al rito romano e alle sue fonti. L’attenzione si concentra maggiormente sul periodo che va dalle disposizioni del Concilio di Trento a quelle del Vaticano II, mostrando lo specifico interesse dell’autrice per la contemporaneità.

(17.) Maria Dell’Isola, L’ultima profezia. La crisi montanista nel cristianesimo antico, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2020: accurato esame delle fonti sul movimento montanista e degli oracoli sopravvissuti, di cui sono offerti traduzione e commento, con particolare riguardo alla loro relazione col testo biblico. Il lavoro si concentra poi, più che sul montanismo in sé, sul processo di progressiva “eresiologizzazione” di questo fenomeno profetico rilevabile nelle fonti “ortodosse” posteriori, che aggiungono spunti dottrinali all’originaria, prevalente dimensione di rigorismo etico che caratterizzava l’insegnamento di Montano e delle sue profetesse.

(18.) Cecilia Antonelli, Les aventures de l’apôtre Barthélemy dans le monde chrétien ancien et les 'Actes et martyre de Barthélemy' grecs et arméniens, Rimini, Guaraldi 2021: si tratta di un accurato studio preparatorio all’edizione degli Acta Bartholomaei, trasmessi in greco e armeno, che apparirà nella Series apocryphorum del Corpus christianorum a cura dell’autrice. Sono prese in esame le fonti neotestamentarie relative all’apostolo e quelle contenute nei cosiddetti “apocrifi”, che hanno dato vita a una vera e propria legenda che si dipana tra Armenia e India, esaminata nel contesto religioso tardoantico. Nella seconda parte sono puntualmente ricostruite le vicende testuali delle due recensioni.

(19.) Francesco Celia, Preaching the Gospel to the Hellenes. The Life and Works of Gregory the Wonderworker, Peeters, Leuven 2019: Esaustiva presentazione della figura e dell’opera letteraria di Gregorio di Neocesarea (o Gregorio il Taumaturgo), che presenta una accurata discussione dell’autenticità dei numerosi scritti a lui attribuiti e delle altre notizie biografiche, spesso confuse e contraddittorie, condotta a confronto con la più aggiornata bibliografia internazionale. Il capitolo conclusivo colloca due formule di fede attribuite a Gregorio nel contesto del dibattito trinitario del IV secolo.

La Commissione si riconvoca per il giorno 6 dicembre alle ore 18, sempre in modalità telematica, per individuare la vincitrice tre le opere qui sopra indicate.

La riunione termina alle ore 20.15.

 

Milano, 25 Ottobre 2022, il Presidente della Commissione

 

(prof. Marco Rizzi)

 

Premio Enrico Mazza – Verbale n. 3

 

Verbale dell’incontro della Commissione valutatrice del 6 Dicembre 2022.

 

La Commissione al completo si è riunita in modalità telematica dalle 19 alle 20 del 6 Dicembre 2022, per la terza riunione; ha preso in esame la lista dei sei lavori individuati come più significativi nella precedente riunione, per giungere all’individuazione del vincitore. La discussione ha condotto la Commissione a concentrarsi sulle opere di Lukasz Celinski (I riti che seguono l’anafora nella messa in Occidente. Studio di liturgia comparata, LIT, Zürich 2020, n. 1), Maria Dell’Isola (L’ultima profezia. La crisi montanista nel cristianesimo antico, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2020, n. 20) e Francesco Celia (Preaching the Gospel to the Hellenes. The Life and Works of Gregory the Wonderworker, Peeters, Leuven 2019, n. 19), senza però raggiungere al momento un parere unanime. Pertanto, la Commissione si riserva una ulteriore, breve pausa di riflessione e si riconvoca per l’8 Dicembre 2022 per la decisione definitiva.

La riunione termina alle ore 20.

 

Milano, 6 Dicembre 2022, il Presidente della Commissione

 

(prof. Marco Rizzi)

 

Premio Enrico Mazza – Verbale n. 4

 

Verbale dell’incontro della Commissione valutatrice dell’8 Dicembre 2022.

La Commissione al completo si è riunita in modalità telematica dalle 18 alle 19 del 6 Dicembre 2022, per la quarta riunione. Per giungere alla decisione finale, la Commissione riapre la discussione sulla terna di opere individuate nella precedente riunione: Lukasz Celinski (I riti che seguono l’anafora nella messa in Occidente. Studio di liturgia comparata, LIT, Zürich 2020, n. 1), Maria Dell’Isola (L’ultima profezia. La crisi montanista nel cristianesimo antico, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2020, n. 20) e Francesco Celia (Preaching the Gospel to the Hellenes. The Life and Works of Gregory the Wonderworker, Peeters, Leuven 2019, n. 19).

Riconoscendo il valore scientifico e il rilievo culturale di tutti i volumi ternati, la Commissione è giunta alla decisione unanime di assegnare il premio al volume di Francesco Celia, Preaching the Gospel to the Hellenes. The Life and Works of Gregory the Wonderworker, Peeters, Leuven 2019 (n. 19 nell’elenco delle domande pervenute, allegato al verbale n. 1), con la seguente motivazione:

L’opera di Francesco Celia costituisce una aggiornata ed esaustiva presentazione della personalità e dell’opera letteraria di Gregorio di Neocesarea (o Gregorio il Taumaturgo), figura sfuggente sia dal punto di vista biografico, sia da quello teologico, a motivo della scarsità e contraddittorietà delle fonti e dei complessi problemi di attribuzione degli scritti trasmessi sotto il suo nome. La collocazione cronologica nel III secolo e l’influsso esercitato (e ben documentato da Celia) su alcuni aspetti del dibattito cristologico e trinitario del secolo successivo rendono Gregorio il Taumaturgo un oggetto di ricerca pienamente coerente con una delle tematiche indicate nel bando.

Il volume di Celia si caratterizza per una trattazione a tutto campo, che parte dall’esame del cosiddetto Discorso di ringraziamento a Origene, la cui struttura e attribuzione al Taumaturgo è tutt’ora oggetto di un vivace dibattito che coinvolge anche l’ambito degli studi origeniani, per concludersi con le formule di fede attribuite nel IV secolo al vescovo di Neocesarea, passando ovviamente per il resto dei suoi scritti, puntualmente esaminati.

L’approccio dell’autore è metodologicamente conservativo, ovvero volto a revocare le notizie e le attribuzioni relative a Gregorio solo in presenza di argomenti ben fondati, evitando l’eccesso di ipercriticismo che spesso ha caratterizzato questo genere di studi e la storiografia su Gregorio in specie. Nel fare questo, Celia mostra di possedere sicura conoscenza dei testi oggetto di indagine e piena padronanza della ricca bibliografia critica ad essi connessa, con cui si rapporta sempre con misura ed equilibrio.

Al tempo stesso, dal lavoro emerge come l’autore risulti ben consapevole della posizione occupata da Gregorio nelle trasformazioni religiose di un periodo decisivo, agli albori del mondo tardoantico, verso cui l’interesse degli studiosi, accesosi nell’ultimo terzo del secolo scorso, risulta tuttora assai vivo. In questo senso, il volume testimonia l’ampiezza degli interessi scientifici e più in generale culturali del suo autore.

Per tutti questi motivi, il volume di Celia si pone come un punto di riferimento, destinato a durare, per ogni ulteriore indagine non solo sulla figura e l’opera di Gregorio il Taumaturgo, bensì anche sui numerosi problemi legati alla diffusione e affermazione del cristianesimo nell’area palestinese e cappadoce affrontati nel corso dell’esposizione, dall’attività scolastica di Origene in Cesarea di Palestina alle tradizioni teologiche in cui si sono formati i tre grandi Cappadoci.

La Commissione incarica il Presidente di trasmettere l’esito dei suoi lavori e i relativi verbali alla Presidenza della Fondazione Mazza per documentazione e per gli adempimenti conseguenti.

La riunione termina alle ore 19.

 

Milano, 8 Dicembre 2022, il Presidente della Commissione

 

(prof. Marco Rizzi)

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